La Biografia |
Nasce il 10 Aprile 1974 un bel bimbo moro dagli occhioni azzurri. Ma il particolare più curioso, specie in ottica futura, sono i capelli. La massa dei capelli. Il quantitativo di capelli. Troppi per reggere più di 25 anni. |
Infatti, dopo pochi mesi, i capelli neri diventano biondo scuro, pur rimanendo tanti. Trascorsi più di 20 anni, i capelli rimangono biondo scuro..ma non più tanti. A soli 3 anni il primo impatto con gli ospedali. Viene infatti ricoverato per un mese a causa di una meningite virale. |
Cresce vispo, allegro, buono e scherzoso, sempre con il sorriso sulle labbra e la battuta pronta, affezionato alle sue caprette Patty e Betty prima, e ai suoi asinelli poi, desideroso di ricevere dal cielo un fratellino per giocare e condividere la passione per il pallone. Ed il cielo risponde celermente al suo desiderio, ma la cicogna, vuoi per distrazione, vuoi per gioco, gli porta in dono una sorellina, la quale, però, accoglie prontamente l’invito all’universo calcistico . |
E’nell’ultimo anno di liceo scientifico, il Giordano Bruno di Budrio, che avviene la svolta. Durante la maturità, infatti, passaggio cruciale per gli studenti chiamati a scegliere il cammino da percorrere negli anni lavorativi, è forte in lui la tentazione –visti i successi nei temi scolastici- di realizzare un sogno: diventare scrittore. Ma è solo l’ultimo tema della sua vita a non calcare esattamente le aspettative. Punta sul tema di letteratura per pungolare la propria fantasia e sfoderare conoscenze linguistiche e letterarie... non fosse altro che il fato beffardo decide di omaggiarlo del tema peggiore, tanto croce e poco delizia per tutta la classe: i poeti del ‘900, argomento non trattato durante l’anno scolastico. Pertanto, costretto a virare su uno di quei titoli che non ispirerebbero il più estroso Dante Alighieri, il risultato è il mesto abbandono di ogni baldanzosa ambizione letteraria. |
Forte della delusione, intraprende studi ad indirizzo economico iscrivendosi e laureandosi con 108/110 in economia e commercio, per ricoprire poi il ruolo di responsabile dell’amministrazione aziendale.
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Nel settembre del 2002 si sposa con Katia e si trasferisce così a Minerbio, nella cui parrocchia comincia un servizio di catechesi e di animatore liturgico. Passano alcuni anni e Stefano cambia sede di lavoro, la Gemeaz Cusin di San Lazzaro. |
Intanto nel giugno del 2005 nasce il suo adorato Nicolò. Pochi anni può dedicare alle gioie ed alle fatiche di padre; nel luglio del 2007, dopo mesi di lentissime analisi, la terribile notizia del cancro al polmone: il difficile intervento, la riabilitazione e la chemioterapia. A nulla serve tutto questo; nel febbraio del 2008 Stefano viene già informato della agghiacciante diagnosi della recidiva bilaterale. |
Cominciano i viaggi della speranza, Parigi e Palermo per essere messo in lista per un miracoloso doppio trapianto che “avrebbe potuto dargli qualche piccola speranza”. Gli organi non sono mai arrivati, le metastasi al costato sì. E così anche il dolore, l’affanno, le bombole, l’immobilità e l’addio. |
Questi sono i mesi di gestazione di “SIA FATTA LA TUA VOLONTA” che esce nelle librerie nel giugno del 2009 quasi il giorno del quarto compleanno di Nicolò , un regalo per lui e per tutti. |
Ecco quindi aprirsi un nuovo capitolo. Galeotta è nientedimeno che l’entusiasmante partita Bologna-Salernitana del 1998, teatro della prima uscita tra Stefano e Katia, che sposerà poi 4 anni più tardi. Anche dopo il matrimonio Stefano non si risparmia e continua a non perdere mai di vista gli amici ..quelli che più di altri, in assoluto, hanno uno sconfinato bisogno di amicizia e affetto. |
E come non ricordare la grande passione per le due ruote, per la sua Custom Drag Star Yamaha prima, e per la Bmw RT 1100 poi. |